sabato 16 maggio 2009

Non ci può essere un buon modo di vivere dove non c'è un buon modo di bere. Benjamin Franklin

BLOG AD ALTA GRADAZIONE ALCOOLICA

Questo è un articolo alcoolico, approvato da Homer Simpson.

Consultare responsabilmente e non guidare dopo la lettura.

Cosa c'è di meglio che rilassarsi sdraiati sulla propria poltrona, con un buon libro e una birra fresca in mano?

La birra è una delle più diffuse e più antiche bevande alcooliche del mondo. Viene prodotta attraverso la fermentazione alcoolica con ceppi di Saccharomyces cerevisiae o Saccharomyces carlsbergensis di zuccheri derivanti da fonti amidacee, tra cui quella più usata è il malto d'orzo. Il malto d'orzo è l'orzo germinato ed essiccato ed è conosciuto comunemente come malto. Vengono tuttavia ampiamente impiegati anche il frumento, il mais e il riso, solitamente in combinazione con l'orzo. Altre piante meno utilizzate sono invece la radice di manioca, il miglio e il sorgo in Africa, la patata in Brasile e l'agave in Messico.


Per produrre la birra, il malto viene immerso in acqua calda, dove - grazie all'azione di alcuni enzimi presenti nel malto stesso e dovuti alla germinazione - gli amidi presenti vengono convertiti in zuccheri fermentescibili. Questo mosto zuccheroso può essere aromatizzato con erbe aromatiche, frutta o più comunemente con il luppolo. Quindi, viene impiegato un lievito che dà inizio alla fermentazione e porta alla formazione di alcool, unitamente ad anidride carbonica (che viene per la maggior parte espulsa) ed altri prodotti di scarto derivanti dalla respirazione anaerobica dei lieviti.

In questo processo si utilizzano ingredienti, tradizioni e metodi produttivi variabili: il tipo di lievito ed il metodo di produzione possono essere usati per classificare le birre in ale, lager o birre a fermentazione spontanea.

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